LO SPORT
“MEDICI ED INSEGNANTI POSSONO CAMBIARE IL DESTINO DI UN UOMO”
Alfred Adler
LO SPORT E’ UN’ ISTANZA EDUCATIVA E PREVENTIVA AL DISAGIO PSICO-SOCIALE.
Educativa, perché? poiché, qualunque sport si pratichi, è necessario imparare regole, dare un senso di ordine ai propri interventi, senso di ordine che si basa anche sul rispetto di se stessi e degli altri. cioè, un’ istanza, che consente la struttura dell’ individualità, quella cosa che non c’ entra con lo ambiente, con la genetica, ma c’ entra con il nostro modo di vedere noi stessi, all’ interno del mondo e quindi con il nostro modo di leggere la realtà. La dottoressa Molina ci ricorda, che nei tempi degli Antichi Greci, sulla Piana di Olimpia, si decideva di fermare qualunque guerra, in virtù dei Giochi Olimpici, ovvero diventava una SUBLIMAZIONE dell’ ATTO DI GUERRA: un altro modo per poter evidenziare il proprio valore. Un altro valore all’ interno del rispetto di se stessi e degli altri. Questa è Storia!!! Ma, forse i ragazzi non le conoscono queste cose e non possono sentirle, ma forse oltre ad essere storia, queste cose diventano miti, leggende ed i miti riverberano, (fanno riflettere, irradiano), dentro di noi, dentro il nostro inconscio, anche se non li conosciamo. Questi miti, che hanno a che fare con l’ essere eroi, con le nostre capacità, con l’ esaltazione di un proprio ruolo, all’ interno di un gruppo, sono presente nelle fiabe, nei racconti e non sono altro che riverberi dei miti legati ad eventi storici. Lo Sport ha in sé, questo sentire Mitologico, che ci rappresenta come specie umana. Accanto a questo valore educativo, c’è anche un valore di prevenzione del disagio psico-sociale. Ora sul Territorio Nazionale, abbiamo delle esperienze straordinarie in questo senso. Quella più vicina a me, cita la dottoressa, è quella di un Educatore, Formare Adleriano che dedica la propria vita, il proprio lavoro alla Formazione Sportiva, intesa come recupero sociale. IL LAVORO DI ROCCO PERSAMPIERI E’ INESTIMABILE. E ci sono tanti esempi simili sul nostro territorio. Si chiarisce, che ciò che si sta facendo è impedire a costoro, non solo di lavorare, ma di agire alla Prevenzione sul Territorio Nazionale. Non si vedranno, mai, ragazzi che hanno un’ attività sportiva che si dedicano ad una passione sportiva, perdere del tempo in giro, passare il tempo tra di loro stravaccati sulle panchine o in assembramento tra di loro. Questi sono ragazzini, che vanno a scuola, tengono le regole, le tengono poi in ambito sportivo, perché l’ essere strutturati dal punto di vista dell’ individualità, in questo modo ha ricadute benefiche, in qualunque parte della propria vita. In questo modo, noi abbiamo l’ occasione della potenzialità, non soltanto di avere dei ragazzini sani, sia dal punto di vista fisico, che dal punto di vista psichico, ma abbiamo la possibilità di avere dei “possibili, futuri cittadini”, di questo Paese. E’ inaccettabile, che in “questo momento storico”, non si dia valore, che abbia un significato di tutela del Sociale e delle Nuove Generazioni. Quindi, è necessario, anzi, indispensabile, che tutti noi facciamo sentire la nostra voce. Non ha senso avere una “Serie A”, che può giocare, tutte le “Serie A”, di qualunque Sport, che possono giocare e ragazzini che non possono praticare qualunque sport. Se la questione è economica, allora vi si pone una problematica economica: “siamo sicuri che si potrà avere ancora un Futuro di “Serie A”, se non avremo ragazzini che giocano per strada, con un pallone o che hanno la possibilità di strutturare, da adesso, da bambini, un significante per la loro passione e per lo sport?
Dott.ssa Francesca Molina