CERVELLO-MENTE
CERVELLO-ANIMA
Unpotere immenso è il rapporto tra l’ ERRORE DELLA MENTE e il DOLOREDELLA MENTE.
Non è l’errore della vita che si fa, ma il dolore che ci ha provocato nel farlo. E’ il dolore che determina la risposta.
L’emozione è più potente del sistema cognitiva che è il cervello.
Un’emozione può essere talmente potente, nonostante io abbia un cervello ammaestrato, che cambia la voce (per esempio), se io non lacontrollo.
L’emozione è il grande decisore, molto intelligente che ha due sole risposte:
MIDUOLE O MI FA BENE.
Le emozioni nascono nel nostro sistema evolutivo per dirci: “scappa seti duole o tieni se ti fa bene”.
Meccanismoerziale (sistema di riferimento erziale).
Piccoerziale: l’onda che si manifesta è grande, intensa, ma breve, perchédeve tracciarla la gioia, ma siccome la gioia fa bene, come ognimeccanismo che fa bene, il cervello lo deve cercare e così,innescherà il momento della RICERCA DELLA GIOIA.
Ma,se invece della gioia, noi proviamo ANGOSCIA, ANSIA, PAURA, l’onda èdi bassa intensità, sta sotto soglia cosciente, non si fa vederedalla mente, perché deve dare un alert, ricorda e dice: “scappa diqua che ti duole”; onde che ti dicono scappa che ti duole el’energia che produciamo dice: “scappa che ti duole, c’è dolore,sembra che non ci sia via d’uscita e invece, c’è, eccome se c’è.
NONE’ LA MENTE CHE CONTROLLA LE EMOZIONI.
Provocateviil conforto come emozione. Provocatevi l’intesa, ci riuscite?
Ordinatevidi provare intesa l’uno verso l’altro: “non ci riesco!”.
Abbiamodegli interruttori che sono dei catalizzatori.
Dobbiamocapire qual è l’interruttore giusto.
Senoi ci abbracciassimo, se ci accarezzassimo e nel mentre di queste,misurassimo il battito cardiaco, la temperatura corporea, il coloredella pelle, l’acidità del sudore che è stata emanata, noi abbiamoattività di cambiamenti, interruttori, circuiti neuroelettricipotentissimi.
Esempio:
30secondi di abbraccio comandano l’amigdala a produrre OSSITICINA che èl’ormone che determina, nel momento del parto la possibilità di unadonna a resistere al dolore. Guardare i bambini negli occhi,abbracciarli, implica nel circuito delle memorie permanenti, che sonoemozioni che costruiscono benessere e non malessere.
Inquale memorie vanno le memorie?
Lememorie, che vengono determinate da una traccia determinata, sono lememorie che tengono emozioni.
Mase noi ad un certo punto del NOSTRO CIRCUITO EMOZIONALE FACCIAMOQUALCOSA, ad esempio, studio con ansia, la mia memoria mette inmemoria ciò che studio, ma anche che ho studiato con ansia.
Ritornoa prendere nel cassettino della memoria, non solo le informazioni cheho studiato, ma anche le emozioni con cui le ho tracciate e quindi,l’ansia entra nel circuito e diventa un’informazione che mi manda incorto.
Seio apprendo con paura, recupererò la paura, se io apprendo condisistima, io con disistima riprenderò.
MASE IO APPRENDO CON SFIDA A ME STESSA, RIPRENDERO’ LA SFIDA DI MESTESSA STESSA.